Vorresti coltivare la bietola ma non sai da dove iniziare? Leggi subito il nostro articolo e scopri come prendertene cura!
Ciao a tutti e bentornati su PlantCare, la nostra rubrica sulla cura delle piante!
Siamo nel mese di ottobre e l’autunno avanza, con le sue giornate più corte e le temperature che pian piano si abbassano sempre di più.
Perciò, oggi vi vogliamo presentare un ortaggio tipico del periodo autunnale ed invernale: la bietola.
La bietola appartiene alla famiglia delle Chenopodiacee ed è molto presente in Italia, tanto che cresce anche in maniera spontanea praticamente ovunque.
Qui da noi è molto comune la bietola a coste, varietà caratterizzata da gambi grossi e di colore bianco e foglie di un bel verde luminoso, contrassegnate da nervature centrali.
Spesso sono ingrediente principale di gustose e nutrienti zuppe calde, ma si possono tranquillamente consumare all’interno di una frittata o anche come un delizioso contorno, condite con olio, sale e peperoncino.
Oltre che essere buona è anche ricca di vitamine e sali minerali, un toccasana per il nostro organismo! Inoltre, è ricca di ferro e per questo è fortemente consigliato il suo consumo nella dieta di persone anemiche.
Possiede anche diverse proprietà come quelle antiossidanti, digestive e diuretiche.
Insomma, vi consigliamo di consumarla ma anche di coltivarla voi stessi!
Perciò ora vi daremo qualche consiglio per ottenere piante più produttive e, soprattutto, gustose.
In generale, la bietola è una pianta che non ha bisogno di troppe cure. Infatti, come già detto in precedenza, cresce molto spesso in maniera spontanea.
Nonostante ciò è un ortaggio molto delicato, spesso soggetto all’attacco di alcuni parassiti e malattie come l’oidio, malattia trofica delle piante causata da alcuni funghi, e la peronospora.
La bietola è una pianta biennale, ovvero ha un ciclo di vita di due anni. Nel primo anno sviluppa rapidamente le foglie, l’unica parte che viene consumata insieme alle coste. Durante il secondo anno fiorisce ed è possibile estrarre dalle radici lo zucchero, prima che la pianta muoia.
Si adatta a qualsiasi tipo di terreno, purché sia ben drenato. A tal proposito vi consigliamo di posizionare sul fondo uno strato di argilla. Ciò eviterà i ristagni idrici, che rischierebbero di far marcire la pianta.
Generalmente, il periodo adatto per la coltivazione della bietola è quello primaverile, preferibilmente tra marzo e aprile, per poi raccogliere le sue foglie nel periodo autunnale ed invernale.
La bietola necessita di un clima temperato, anche se può resistere anche a temperature vicine allo zero. Non sopporta, invece, il forte caldo ed il sole diretto. Si consiglia, perciò, di posizionare le vostre piantine in zone semi-ombreggiate.
L’irrigazione è molto importante e deve essere frequente, così da mantenere il terreno sempre umido. Evitate però i ristagni idrici! Come già detto, porterebbero la pianta a marcire.
Per quanto riguarda la concimazione, questa deve essere effettuata prima della semina e non deve essere fatta troppo frequentemente. Nonostante la bietola sia una pianta con poche pretese, necessita di un terreno ricco di sostanza organica e povero di azoto.
Non necessita di potatura e la sua moltiplicazione può avvenire in due modi: per seme o per trapianto.
La moltiplicazione per seme è consigliata se si decide di piantare la bietola nell’orto, in quanto ha costi minori ma tempi più lunghi.
Al contrario, la moltiplicazione per trapianto è più opportuna per le coltivazioni domestiche, in quanto i costi di produzione sono più alti ma i tempi di raccolta sono più brevi.
Vi consigliamo di effettuare la raccolta delle vostre bietole nei mesi tra giugno a novembre, quando le foglie sono ancora tenere.
Questa è un’operazione molto delicata e va fatta con molta cura. Le foglie devono essere tagliate in maniera netta all’altezza del cuore, che deve rimanere nel terreno in modo tale che possa crescere una nuova pianta senza il bisogno di riseminare.
Una volta effettuata la raccolta della bietola, essa può essere consumata subito o conservata tramite congelazione.
Prima di mettere le foglie in freezer, vi raccomandiamo di farla bollire e, solo dopo il suo raffreddamento, può essere conservata dentro i sacchetti del freezer fino ad un anno.
Dopo avervi dato questi semplici consigli, che speriamo vi possano essere utili, vi ricordiamo che il nostro sensore Agrumino è molto utile per monitorare quasi tutti i dati sopracitati, come l’umidità del terreno, la temperatura e la luminosità.